I buoni lavoro sono strumenti di recente istituzione ideati per remunerare lavoratori occasionali che prestano servizio in modo discontinuo, pensiamo ad esempio alle persone impegnate in attività stagionali o in manifestazioni e fiere, alle baby-sitter o colf che lavorano per brevi periodi e alle tante altre forme di lavoro accessorio comuni al giorno d'oggi.
Grazie a questa innovativa soluzione il compenso dei lavoratori occasionali, i quali possono essere pensionati, studenti, disoccupati o dipendenti che rispondano ai requisiti prefissati, non viene elargito direttamente in denaro bensì in buoni da riscuotere.
La procedura potrebbe sembrare complessa, ma in realtà è molto semplice: il datore di lavoro (o più propriamente committente) si reca all'INPS o in una tabaccheria abilitata per acquistare i buoni lavoro di cui abbia necessità, considerando che un buono equivale a 10 euro, ed usa tali voucher per pagare le persone che assume per brevi periodi.
Il lavoratore occasionale che ha ricevuto il compenso per la sua opera sotto forma di buoni si può quindi recare in un ufficio postale o da un tabaccaio (a seconda di dove sono stati acquistati) per trasformare immediatamente i voucher in denaro contante.
Un aspetto molto importante dei buoni lavoro riguarda, inoltre, il fatto che contemplano il versamento dei contributi all'INPS (per la gestione separata pensionistica) e all'INAIL (per l'assicurazione verso gli infortuni), pertanto il compenso netto di un buono del valore di 10 euro è pari a 7,50 euro a fronte delle tutele garantite ai lavoratori occasionali pagati attraverso questi voucher.