Tutti i lavoratori dipendenti percepiscono un salario che viene pattuito con il datore di lavoro, fermo restando lo stipendio minimo sindacale frutto di accordi tra le organizzazioni sindacali e le associazioni dei datori di lavoro.
Da tali accordi nascono i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro che rappresentano i punti di riferimento per quanto concerne le relazioni industriali, la disciplina di aspetti normativi (come l'orario di lavoro, le mansioni e le qualifiche) e di quelli economici, fra i quali le pensioni e lo stipendio.
In particolare il CCNL di categoria stabilisce quale sia il salario minimo garantito per i lavoratori di un determinato settore in base al livello ricoperto. In questo modo ogni persona può verificare quale potrebbe essere il suo stipendio fin dal momento in cui si presenta ad un colloquio, anche se il suo compenso potrebbe poi variare per merito di elementi variabili come gli straordinari, le indennità di mensa, le trasferte, i premi di produzione etc..
Il compenso effettivo percepito da un dipendente deve poi tenere conto degli eventuali fringe benefit, i beni e servizi "in natura" che possono essere concessi da un'azienda per agevolare il lavoro dei propri collaboratori e fidelizzarli e tra i tanti benefits possiamo ricordare auto, pc e cellulari aziendali, assicurazioni, asili interni e prestiti a tassi agevolati.
|